Kick Boxing
La kickboxing (o kick boxing) è uno sport da combattimento di origine giapponese, diffusosi poi in USA, che combina le tecniche di calcio tipiche delle arti marziali orientali ai colpi di pugno propri del pugilato.
Discipline del ring
Il Full-contact
che significa "contatto pieno", è la formula più impegnativa della kickboxing, e universalmente riconosciuta come la "formula principe" di questo sport. Nato negli USA come variante del Full contact karate, in Europa e nel mondo si distaccò ben presto dall'aspetto marziale, unì subito il pugilato alle tecniche di calcio e diventò con gli anni lo sport da ring per eccellenza.
Prevede un combattimento continuato a pieno contatto e infatti, a differenza del semi-contact e del light-contact, i colpi vanno portati con forza e potenza, privilegiando appunto la forza e l'incisività, unita a stile e precisione.
Nel full-contact, la preparazione fisica degli atleti è molto più importante che nel semi-contact e nel light-contact, perché diversamente da questi, è consentita la vittoria del match anche via Knock-out (K.O.), cioè quando un combattente subisce un colpo tale da rendergli impossibile il proseguire dell'incontro.
I due atleti combattono esclusivamente su un ring da boxe e sono liberi di muoversi sul quadrato di gara a loro piacimento. Il combattimento è suddiviso in round (che possono essere dai tre ai cinque, oppure anche dai dieci ai dodici, a seconda delle federazioni o dell'importanza della competizione) da due minuti. I colpi devono essere portati nel tronco e al volto, sono quindi esclusi i colpi al di sotto della cintura.
Come per il light-contact, c'è un arbitro centrale e altri tre di giuria che assegnano i punti. Se l'incontro dura fino al termine delle riprese stabilite e non vi è stato il K.O. o l'interruzione per intervento del medico di bordo ring, allora la vittoria viene stabilita in base ai punti.
Questa formula ha molte analogie con la preparazione tecnica e atletica della boxe: infatti l'atleta deve prepararsi secondo un ferreo programma di allenamento dal punto di vista atletico e agonistico e perfezionare la precisione dell'impostazione, dei movimenti e della guardia (come nella boxe) che sono di fondamentale importanza durante il match. Inoltre, come per il light-contact, i colpi di calcio e di pugno vanno eseguiti con precisione tecnica e dovizia di perfezione, aggiungendo però una maggiore dose di forza e potenza poiché, a differenza del light, i colpi nel full devono per forza "fare male".
L'Italia possiede un'ottima scuola di Full Contact. Dagli anni '70 fino ad oggi, numerosi sono gli atleti iridati a livello mondiale ed europeo; tra i dilettanti come tra i professionisti, tra cui Giorgio Perreca (oggi Fight1), Franz Haller e Roberto Fragale.
Low-kick
Esiste una versione del full-contact, definita Low-Kick, che per l'appunto aggiunge alla tradizionale formula del full-contact la possibilità di colpire con i low kick, cioè con i calci circolari bassi nella parte interna o esterna del quadricipite.
K1 Rules
Disciplina nata nei primi anni '90 dall'omonimo torneo che aveva come scopo pricipale quella di far affrontare atleti provenienti da diverse arti marziale (come Karate, Muay Thai e Taekwondo) con un regolamento che fosse valido per tutti i tipi di stile.
È considerata la disclipina più completa di tutte in quando è possibile colpire con tutti i pugni della boxe come il diretto (jab), il gancio (hook), il montante (uppercut) ed inoltre è consentito il pugno-girato (spinning-back) tirato col dorso della mano, con tutti i tipi di calcio (compresi i low-kick) ed inoltre è possibile colpire anche con le ginocchia (si può colpire con qualsiasi parte del ginocchio, in tutti i bersagli consentiti, importante in caso di clinch è dare una sola ginocchiata e poi lasciare l'avversario). Non sono consentite le proiezioni (tuttavia è possibile afferrare la gamba dell'avversario ed entro pochissimi secondi spazzare sulla gamba di appoggio).